Le cause più frequentemente responsabili della perforazione del setto nasale sono l’abuso di cocaina, i traumi fratturativi con ematomi settali, precedenti interventi chirurgici sul setto.
Le tecniche descritte per la chiusura delle perforazioni sono molteplici ma essenzialmente ogni procedura si propone di creare nuovamente due lembi di mucosa di scorrimento con l’interposizione di tessuto connettivo autogeno. Tale tessuto generalmente può essere cartilagine auricolare, fascia temporale superficiale, periostio mastoideo, pericondrio. Le difficoltà lamentate dalla maggior parte degli Autori che fanno ancora ricorso all’approccio chiuso sono la scarsa esposizione, la difficoltà di mobilizzazione dei lembi, la sutura non completamente priva di tensione, la scarsa approssimazione dei lembi.
L’approccio open al setto nasale presenta molteplici vantaggi. Esso permette di evidenziare tutto il perimetro della perforazione; aumenta l’esposizione chirurgica; consente di lavorare in un campo operatorio non distorto e garantisce una visione binoculare al chirurgo e agli assistenti durante l’intervento; permette l’uso di entrambe le mani. Dopo la chiusura della perforazione è utile inserire un foglio di silicone in ciascun lato del setto ricostruito per proteggere la chiusura della perforazione fino a guarigione completa.
Non è sempre possibile chiudere le perforazioni: tuttavia si dovrebbe sempre tentare, se non la chiusura, la riduzione della perforazione soprattutto nella porzione anteriore del setto in modo da migliorare sensibilmente la sintomatologia del paziente.

PERFORAZIONE, “TETTO APERTO” ED ALTRO…
Questa paziente riportava gli esiti di due precedenti rinoplastiche e si lamentava soprattutto della situazione del dorso nasale, che le sembrava avesse due scalini lateralalmente; il naso nella sua conformazione generale le appariva notevolmente asimmetrico. Inoltre riferiva una notevole difficoltà alla respirazione per via nasale.

All’esame clinico si è rilevato un “tetto aperto” delle ossa nasali per incompletezza delle osteotomie ed una deformità della punta nasale per una asportazione non simmetrica ed eccessiva delle sue cartilagini. Alla rinoscopia anteriore era presente una perforazione del setto nasale di diametro superiore a cm. 2.
La rinoplastica ricostruttiva è stata eseguita con accesso open ed innesti di conca auricolare. La riparazione della perforazione è stata eseguita mediante plastica di scorrimento di lembi mucosa del setto nasale ed interposizione di fascia mastoidea, la ricostruzione delle cartilagini della punta nasale mediante innesti di conca auricolare. Inoltre sono state eseguite le osteotomie delle ossa nasali per correggere la deformità del tetto aperto.