La valutazione della deformità estetica, oltre che dalla ispezione nasale, viene definita con alcune fotografie scattate al paziente nelle sei pose codificate: frontale, profilo destro e sinistro, tre quarti destro e sinistro, dal basso.

Su queste foto viene creata, con l’aiuto del computer, una simulazione del cambiamento che può essere molto utile per meglio comprendere quali sono le modifiche che vorrebbe attuare il paziente ed eventualmente consigliarlo sulle scelte migliori. Infatti in questa fase possono essere eseguite sulla stessa immagine alcune prove del risultato ottenibile per poi capire qual è il risultato che piacerebbe di più al paziente.

La visione dell’eventuale situazione postoperatoria finale è molto utile al paziente anche per vedere se riesce psicologicamente ad identificarsi nel cambiamento estetico futuro. Secondo il mio parere, anche il chirurgo più esperto non dovrebbe mai dimenticare che tutta la sua esperienza tecnica non deve essere usata per ottenere il risultato estetico che ritiene personalmente migliore ma deve essere al servizio del paziente per realizzare quanto egli desidera. Ciò non toglie che il chirurgo possa spiegare quanto tecnicamente sia realizzabile e quanto no, possa dare preziosi consigli sulle modifiche ed alla fine concordare insieme un piano di cambiamento estetico.

E’ mia abitudine parlare con il paziente sia nella sua camera di degenza, per ricordare insieme i dettagli del programma di modifica decisi precedentemente, sia nella camera operatoria per poterlo tranquillizzare ed incoraggiare prima dell’anestesia generale.