RINOPLASTICA
Parte dell’opinione pubblica vede la rinoplastica come un intervento cosmetico o quasi come farsi un nuovo taglio di capelli. In realtà stiamo parlando di un intervento che molto spesso ha implicazioni funzionali per la coesistenza di difficoltà respiratorie e problemi psicologici dovuti alla presenza di difetti estetici accompagnati da complessi ed insicurezze. Questi problemi psicologici sono presenti in giovane età anche a causa di pettegolezzi o prese in giro che accompagnano nella loro crescita i pazienti e portano a un consulto medico per ritrovare l’armonia estetica del proprio viso. In questi casi intervengo quindi, dopo opportune visite e simulazioni, con una rinoplastica primaria, ovvero un intervento di rinoplastica eseguito per la prima volta, per scopi estetici o anche funzionali.
Ugualmente, problemi psicologici seri sono frequenti nei pazienti già operati che non hanno risolto il difetto nasale preesistente o che addirittura hanno avuto un peggioramento dopo l’intervento. Se anche tu hai avuto problemi con un intervento di rinoplastica primaria, puoi prenotare un appuntamento nel mio studio a Roma e valuterò con attenzione e sensibilità se eseguire un intervento di rinoplastica secondaria per correggere il primo intervento. Non devi rassegnarti a una scelta che ha mantenuto inalterato o peggiorato un piccolo difetto estetico, ma devi sapere che è possibile recuperare una forma armonica del naso (in armonia col viso) grazie a un intervento di rinoplastica secondaria.
RINOPLASTICA
PRIMARIA E SECONDARIA
Medicina 33 – Dr. Armando Boccieri
Ecco due interviste che ho rilasciato a Medicina 33, il programma di approfondimento a tema salute del Tg2.
La prima intervista ha come argomento la rinoplastica secondaria.
“L’asportazione incongrua ed eccessiva di parti cartilaginee della piramide nasale, durante una rinoplastica, può condurre a problemi estetici e funzionali. In genere, quelli funzionali sono dovuti al collasso della struttura che non consente più una respirazione normale.
Con l’approccio open, attraverso una piccola incisione nella zona columellare, possiamo avere un’ampia esposizione della piramide nasale e utilizzare degli innesti di cartilagine auricolare per ricostruire le parti mancanti.”
La seconda intervista ha come argomento la rinoplastica primaria negli esiti dei traumi nasali.
“Incidenti stradali o traumi sportivi sono le cause più frequenti all’origine di un naso deviato con deformità estetiche e difficoltà respiratorie. La difficoltà chirurgica consiste nel dare un risultato stabile nel tempo perché le strutture cartilaginee deviate tendono a riprendere la posizione viziata dopo l’intervento.
Le tecniche più moderne si avvalgono di innesti prelevati dal setto nasale e fissati nella parte dorsale del setto per ridare il giusto asse centrale e mantenerlo nel tempo.“
IL FASCINO DEL CAMBIAMENTO
(Tieni premuto e scorri la foto, per vedere tutto il prima e il dopo)
La paziente Silvia M. prima dell’operazione presentava un naso troppo lungo ed importante in tutte le sue componenti (dorso, larghezza, punta) senza una vera e propria deformità specifica. L’intervento di rinoplastica primaria ha diminuito le dimensioni del naso lasciando però un risultato estremamente naturale e valorizzando le altre parti del viso che prima rimanevano in secondo piano perché l’attenzione era attratta dal naso. In casi come questo è fondamentale essere attenti durante le visite preoperatorie per capire esattamente cosa desidera la paziente e a tal fine è utile la simulazione del risultato della rinoplastica eseguita con il computer. Credo che il chirurgo non debba prendere iniziative personali ma essere al servizio della paziente per realizzare il suo obiettivo se lo condivide. Silvia desiderava ottenere un naso assolutamente dritto e naturale che fosse simile al suo ma più piccolo. Un naso un po’ più scavato nel profilo forse poteva essere ugualmente gradevole e tecnicamente più facile ma non l’avrebbe accontentata pienamente.
(Tieni premuto e scorri la foto, per vedere tutto il prima e il dopo)
Ho operato la paziente Adina F. ad ottobre 2019, durante il Corso internazionale Rome Nose Week, che mi ha visto tra gli organizzatori. L’intervento molto complesso di settorinoplastica funzionale ricostruttiva è stato eseguito in live-surgery. La paziente presentava gli esiti di un precedente intervento di rinoplastica con deficit funzionali respiratori ed estetici rappresentati da un naso estremamente corto con una punta “chirurgica” molto ruotata all’insù. L’intervento è stato eseguito con l’impiego di costola proveniente da Banca di Tessuti per ricavare gli innesti ricostruttivi per le strutture mancanti.
Il ricorso alla Banca di Tessuti è una procedura moderna che evita il prelievo di costola al paziente, che comporterebbe un altro intervento nel corso dell’intervento principale. Si evitano così anche cicatrice toracica e ulteriori fastidi nel postoperatorio del paziente. Il risultato della rinoplastica secondaria ha riportato alla normalità respiratoria la paziente con un risultato estetico naturale, senza l’evidenza di un naso eccessivamente grosso come a volte si vede dopo un innesto di costola.
(Tieni premuto e scorri la foto, per vedere tutto il prima e il dopo)
In questo caso, la paziente Maria Cristina N. presentava un naso estremamente torto nella visione frontale e con una vistosa gobba nel profilo. In questa ragazza coesistevano e “andavano a braccetto” da parecchi anni problemi respiratori ed estetici, con inevitabili risvolti psicologici. La paziente aveva aspettato parecchi anni prima di decidere di operarsi per la grande preoccupazione di non riuscire ad ottenere il risultato desiderato. L’intervento chirurgico di rinoplastica primaria, con impiego di “innesti guida” di cartilagine del setto nasale della paziente stessa, ha reso il naso dritto e stabile nel tempo nella giusta posizione. Esteticamente l’asportazione del gibbo ha dato alla paziente un profilo femminile e delicato con una espressione più dolce rispetto a prima. Importante è segnalare il recupero del sorriso fin dai primi giorni dopo l’intervento. Questo testimonia che i pazienti, una volta raggiunto il miglioramento estetico desiderato, cambiano atteggiamento verso il mondo dimostrando una maggiore positività e sicurezza nei rapporti umani.